Gli amori migliori

21 11 2011

Gli amori migliori restano nell’aria

avvolgenti profumi di cristalli iridescenti.

Colmano i piccoli momenti di vuoto in una giornata qualsiasi:

i quattropassi verso la fermata del pullman sono costeggiati di quel che poteva essere,

quel che sarebbe è la colonna sonora di un caffè alle macchinette guardando nella tromba delle scale,

una sciarpa calda avvolge i ricordi soffusi e un tè bollente riscalda le intenzioni future.

 

Gli amori migliori non esistono, non si scontrano con la frustrazione e le meschinità del reale: sono soltanto innocue fantasie di cui bardarsi ogni volta che lo si desideri, quando fuori è troppo grigio e c’è bisogno di quella spinta verso l’infinito.

Come romanzi che si rileggono ogni tanto, così sono gli amori migliori, pronti all’uso per mescolarsi con stralci di vita vera e dare alle azioni più banali quel sapore inspiegabile di poesia. Quegli amori non feriscono, non fanno vittime collaterali, non sanno cosa sia la gelosia, sono esclusivi anche se sono infedeli, sono utopie irrealizzabili e proprio per questo sono così cari, ce li culliamo al petto come se fossero bambini e non ci stacchiamo mai. Forse non sono veri amori, proprio perchè esistono soltanto nell’anima e non possono fare male: ma non credo di voler rinunciare, ecco.